Il mistero della cattedrale belga con le fondamenta fatte di ossa umane
Mura d’ossa umane. Gli archeologi ne hanno scoperte nove nelle fondamenta della Cattedrale di San Bavone di Gand, in Belgio. Un macabro ritrovamento, di cui non si conoscono le origini storiche.
In base ai primi rilievi, i muri d’ossa risalgono intorno alla seconda metà del Quindicesimo secolo. Ma l’insolito materiale edile ritrovati dagli esperti del Ruben Willaert Bvba è sicuramente più antico: per realizzare gli spessi muri sono stati utilizzati le ossa delle gambe di corpi adulti oltre a teschi, interi o a frammenti.
La cattedrale di San Bavone, in fiammingo Sint-Baafskathedraal, è l’edificio religioso più importante della città belga di Gand. Siamo nella regione delle Fiandre e questa struttura rappresenta uno dei migliori esempi di architettura in stile gotico brabantino, ovvero secondo il gusto fiammingo.
Secondo l’archeologo Janiek de Gryse le strutture «furono probabilmente costruite quando il cortile della chiesa fu sgombrato per fare spazio a nuove sepolture». Gli unici documenti che fanno riferimento al cimitero risalgono però al 1784, quando la cattedrale smise di accettare nuove sepolture per mancanza di spazio.
E’ plausibile quindi che le tumulazioni più antiche fossero state già rimosse e che, non sapendo dove scaricare le ossa, le abbiano utilizzate al posto di pietra e mattoni. «Quando si “cancella” un cimitero, gli scheletri non possono essere semplicemente gettati via – prosegue de Gryse – . Dato che i fedeli credevano in una risurrezione del corpo, le ossa erano considerate la parte più importante». Ma «non ci sono altri termini di paragone in Belgio: avevamo trovato fosse comuni, ma mai muri costruiti intenzionalmente con ossa umane».
Non si sa dove siano finite le restanti ossa e soprattutto quanti corpi siano stati utilizzati: un calcolo di cui ora si occuperà l’Università di Gand, dove le ossa saranno esaminate e inventariate.
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