Risolto il mistero delle strane onde sismiche registrate nell’Oceano Indiano: sta per nascere un nuovo vulcano
Piccoli terremoti ogni giorno per un anno: ora il mistero è risolto. Nei pressi dell’isola francese di Mayotte si assiste alla nascita di un nuovo vulcano. L’incredibile scoperta, opera di un gruppo di ricerca dell’Istituto di geofisica di Parigi (Ipgp), del CNRS e altri istituti di ricerca, mette fine al terrore (e alla curiosità) di più di 250 mila abitanti, nonché degli scienziati di molte parti del mondo.
Tutto, per ora, sottomarino: gli scienziati, esaminando il fondo subacqueo della zona, hanno trovato una nuova montagna alta 800 metri e larga 5 chilometri alla base, rivelatasi poi un vulcano, nell’Oceano Indiano, in particolare tra il continente africano e il Madagascar, proprio in corrispondenza dell’arcipelago delle Comore dove si trova Mayotte.
Una nuova entità geografica inesistente sulle mappe (di superficie e sottomarine) finora conosciute è dunque nata, in appena 6 mesi: un evento subacqueo raro quanto spettacolare. E che giustifica perfettamente i terremoti, di medio-lieve intensità ma continui, che la popolazione locale ha dovuto vivere per un anno intero.
Gli abitanti della zona, circa 250 mila persone, sapevano da mesi che stava succedendo qualcosa. Da maggio del 2018 hanno sentito piccoli terremoti quasi ogni giorno, e per questo stavano perdendo il sonno, per la paura che qualcosa di terribile stesse per accadere.
Le autorità non sapevano molto e gli strumenti locali a disposizione non sono molto sofisticati, mentre quelli utili in casi di questo tipo sono a diverse centinaia di chilometri. Una seria campagna scientifica è iniziata quindi solo a febbraio, quando Cnrs ha lanciato una campagna di osservazione delle onde sismiche generate in zona: il team ha dunque collocato sei sismometri a 3,5 chilometri in fondo all’Oceano, nei pressi dell’attività sismica percepita.
I dati recuperati dalla spedizione mostrano una regione fortemente concentrata di attività sismica, e la mappa del fondale marino indica che ben 5 chilometri cubici di magma sono eruttati sul fondo del mare. La chimica dell’acqua prelevata darà inoltre indizi sulla sua composizione, sulla profondità da cui proviene e sul rischio di un’eruzione esplosiva.
“Tutto ciò è avvenuto in 6 mesi!” precisa Marc Chaussidon, direttore dell’Istituto di geofisica di Parigi (IPGP) che ha collaborato alla ricerca”. “Non abbiamo mai visto nulla di simile” fa eco la collega Nathalie Feuillet.
Ancora tutto non è chiarissimo comunque: spiegare l’eruzione, per esempio non è facile. Ma la zona è notoriamente vulcanica. Il Monte Karthala sulla Grande Comore è eruttato nel 2007, mentre Petite Terre, il vulcano più vicino a Mayotte, 7000 anni fa.
Spesso da eruzioni sottomarine nascono anche nuove isole, come il caso di Surtsey, la suggestiva isola deserta al largo della costa meridionale dell’Islanda apparsa nel 1963 proprio a causa di una violenta eruzione durata circa 3 anni, prima sottomarina, poi in superficie.
E chissà che non cambi ancora la geografia. Quella delle mappe geografiche di superficie.
di: Roberta De Carolis
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