Scoperta una stella misteriosa che riaccende l’ipotesi degli alieni
Cambi di luminosità fanno sognare, e c’è anche chi ipotizza la presenza di strutture aliene. Si chiama “Epic 204376071” si trova a 440 anni luce dalla Terra e ha una storia molto simile a quella della “stella di Tabby”
Scoperta una sorella ancora più anomala della famosa Tabby Star, che aveva acceso la fantasia perché le oscillazioni della sua luminosità avevano suggerito la presenza di strutture aliene nella sua orbita, ma la nuova stella, Epic 204376071, mostra oscillazioni molto più marcate che fanno rispuntare l’ipotesi degli alieni. La scoperta, pubblicata sulla rivista della Royal Astronomical Society e frutto di una ricerca guidata dal Massachusetts Institute of Technology (Mit), promette di far discutere gli astronomi. “La stella in realtà è molto diversa da quella di Tabby, si tratta di una stella di classe M, quindi molto più piccola e fredda”, spiega Isabella Pagano, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Catania. “Mentre per la Tabby Star la percentuale di stella occultata era del 22%, in questo caso è addirittura dell’80%, perciò si tratta di un fenomeno molto più importante”.
Gli scienziati brancolano nel buio
“Purtroppo, nonostante il corpo celeste sia stato osservato per 160 giorni, l’evento è stato visto una sola volta”, continua Pagano. “Quindi se il colpevole è un pianeta o un’altra stella che ruota intorno alla compagna, si tratta di un oggetto estremamente piccolo che non riusciamo a vedere e che non avrebbe potuto causare una variazione di luminosità così grande. Per questo motivo – aggiunge – gli autori dello studio ipotizzano che si possa trattare di dischi di polveri compatti associati a un ipotetico pianeta o una stella, ma anche in questo caso il fenomeno avrebbe dovuto ripetersi in meno di 80 giorni”.
Ipotesi sulle strutture aliene resta in piedi
“Tuttavia, dal momento che si tratta di una ‘baby-stella’ molto giovane, di circa 10 milioni di anni, potrebbe anche trattarsi di una caduta di materiale verso la superficie. Un evento – spiega ancora la ricercatrice – che si verifica durante la formazione. In ogni caso, finché non si troverà una spiegazione tutte le ipotesi restano in campo, compresa quella di strutture aliene: la tendenza dell’uomo a fantasticare è sempre una cosa positiva”.
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