E’ il primo Natale in compagnia di una cometa aliena
la 21/Borisov, giunta nel sistema solare da una altro sistema planetario. Dall’Uai la mappa del cielo della notte del 24 dicembre
ROMA – La cometa a Natale è d’obbligo, se poi è giunta da un altro sistema planetario si fa tutto eccezionale. Sì, proprio una cometa aliena ci terrà compagnia durante queste feste: è la 21/Borisov. L’Unione Astrofili Italiani (Uai) racconta la mappa del cielo nella notte del 24 dicembre. “Sarà una notte senza Luna, che è prossima al novilunio del 26 dicembre, quindi senza il disturbo della sua luce si possono vedere tutte le costellazioni, comprese le più deboli, a patto di recarsi in luoghi privi di inquinamento luminoso”, dice all’Ansa Paolo Volpini, dell’Uai. Osservando il cielo intorno alle 22,00, da Ovest verso Est, spiega l’esperto, “si potranno osservare le costellazioni di Pegaso, Andromeda, con l’omonima galassia visibile anche con un binocolo, e Perseo che è allo zenit, cioè sulle nostre teste”.
Segue la costellazione Auriga, con la sua stella più brillante Capella. Sotto l’Auriga, aggiunge, fra le stelle più famose c’è Aldebaran, di colore rosso nella costellazione del Toro. Nella stessa costellazione si può riconoscere l’ammasso aperto delle Pleiadi, caratterizzato dalle sue stelle di colore blu. Sempre in quell’area, prosegue Volpini, “c’è la costellazione più nota del periodo, Orione, con le sue due stelle più brillanti Rigel e Betelgeuse. Guardando verso Est, invece, ci sono i Gemelli, le cui stelle più luminose sono Castore e Polluce”, mentre, in basso, verso Sud Est, si distingue la stella più brillante della volta celeste, Sirio.
“A Nord – aggiunge – la stella polare nella costellazione dell’Orsa Minore, ci fa sempre compagnia perché si vede tutto l’anno, insieme all’Orsa Maggiore, perché entrambe le costellazioni sono intorno al Polo Nord celeste e non tramontano mai”. Per chi volesse invece vedere la cometa interstellare 21/Borisov, proveniente da un altro sistema solare e che sta attraversando le costellazioni del Cratere e dell’Idra, il consiglio di Volpini è di “rivolgersi ad astrofili perché la cometa è molto debole, non facile da individuare e si vede solo con grandi strumenti”.
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