I Ching – Il Libro dei Mutamenti
Le origini dell’I Ching
L’I Ching, conosciuto anche come il Libro dei Mutamenti, è uno dei testi più antichi nella storia dell’umanità, arrivato a noi nella forma che risale a circa 3.000 anni fa, ma quasi sicuramente deriva da una tradizione ancora più antica che si perde nella notte dei tempi: la leggenda narra che la sua origine risalga a circa 5000 anni fa quando un giorno il mitico Imperatore Fu Xi, seduto sulle sponde del Fiume Giallo ad osservare la natura, vide delle linee sul guscio di una tartaruga e le organizzò in 8 diverse combinazioni – i trigrammi.
Era l’alba del neolitico, era appena terminata una fase di passaggio dal nomadismo all’agricoltura, era il tempo dei primi insediamenti stabili in cui gli sciamani avevano un ruolo di primaria importanza in ogni decisione; erano loro a definire i momenti di semina e raccolto e stabilire i riti propiziatori, aiutavano a sorvegliare e prevenire le minacce sempre presenti delle acque e delle inondazioni lungo lo Yang Tze, a gestire i rapporti con le tribù e i clan limitrofi.
Molti esagrammi riportano reminiscenze di questi tempi ancestrali in cui non c’era ancora la lingua scritta e si usavano le immagini: ad esempio, un’impresa seria e decisiva era paragonata all’attraversamento della grande acqua, lo Yangtze, che comportava pericolo e molto impegno. “Propizio è attraversare la grande acqua”. E la tipica espressione di I Ching, “Propizio è vedere il Grande Uomo”, denota il rivolgersi a una guida sicura, che a quei tempi corrispondeva all’oracolo stesso e allo sciamano-Re. Come queste immagini connotino e colorino effettivamente avvenimenti della nostra vita, trasformandosi da immagine in concetto e stato mentale, risiede nel potere archetipico dell’immagine, che per noi del XXI secolo ha la stessa valenza di chi consultava l’oracolo 4000 anni fa.
Originariamente la divinazione non avveniva né con gli steli di millefoglie né con le monete ma leggendo le fessure sui gusci di tartaruga. Lo sciamano introduceva un bastone infuocato nel guscio vuoto per indurre delle crepe sulla corazza dell’animale; la parte superiore del guscio era il Cielo e la parte inferiore la Terra. Poi avveniva la lettura delle crepe e, a seconda di come queste fossero posizionate sulla parte superiore o inferiore, veniva pronunciato il responso.
Cosa è l’I Ching e come si utilizza
I Ching, ?? in cinese, significa letteralmente: ? mutamento, ? libro (canonico) e quindi Libro dei Mutamenti. Nel pensiero orientale ogni cosa muta continuamente e l’I Ching descrive tutte le possibili dinamiche del cambiamento. È uno dei pochissimi testi ad essere sopravvissuto alla distruzione delle biblioteche operata dal Primo imperatore, Qin Shi Huang Di.
L’I Ching è diviso in due porzioni, jing ? o “classico” e zhuan ? o “commentario”, composti in momenti differenti ma tramandati come testo unico da circa due millenni: la porzione jing è composta da sessantaquattro unità, ognuna basata su un esagramma (gua ?), ciascuno composto di sei linee, che possono essere continue (?), rappresentanti il principio yang, o interrotte (?), rappresentanti il principio yin.
Il libro è diviso in 64 capitoli, gli esagrammi, ognuno dei quali rappresenta una situazione tipo e le sue possibili evoluzioni. Per ogni esagramma vi è una spiegazione chiamata ?? guaci, accompagnata dalla spiegazione delle singole linee che formano il trigramma, chiamate ?? yaoci.
L’I Ching è un oracolo, un libro di saggezza e una guida a cui tutti possono accedere per porre le proprie domande e ricevere indicazioni sul giusto atteggiamento da tenere, sulle azioni da intraprendere (o da non intraprendere) nelle varie situazioni della vita e nel cammino della propria evoluzione personale: la risposta dell’I Ching fornisce un quadro obiettivo dello stato delle cose, un’indicazione precisa della corretta linea d’azione da seguire e una chiara visione delle prospettive evolutive e degli strumenti a tua disposizione.
Esagrammi e Trigrammi
Un Esagramma descrive lo sviluppo di una situazione tipo, considerata complessivamente e nei suoi 6 passaggi critici principali, rappresentati dalle 6 linee. Consultando l’oracolo si ottiene come responso un Esagramma, che rappresenta la situazione generale, la sua possibile trasformazione, l’Esagramma risultante, che esprime i possibili sviluppi, e delle linee “mutanti”, che descrivono gli aspetti specifici da tenere in maggiore considerazione. Il testo associato riporta le indicazioni sulla strategia e sulla linea d’azione più adatta da tenere.
Un esagramma è formato da due trigrammi. Gli 8 Trigrammi dell’I Ching utilizzati nella Numerologia sono una potente rappresentazione simbolica ed evocativa delle polarità Yin-Yang nel mondo delle idee (Cielo Anteriore) e delle dinamiche cicliche dei 5 Movimenti nel mondo dei fenomeni (Cielo Posteriore).
L’interazione costante fra Yin e Yang nell’infinità delle sue manifestazioni genera la vita e quindi tutti i cicli naturali che si sviluppano secondo la sequenza: Acqua, Monte, Tuono, Vento, Fuoco, Terra, Lago, Cielo e poi di nuovo Acqua e così via. Questo schema ciclico è tradizionalmente rappresentato in forma ottagonale dal Ba Gua del Cielo Posteriore utilizzato nel Feng Shui.
ACQUA
Il trigramma dell’Acqua, K’an o Kkann, è Yang ed è composto da una linea Yang interna e da due linee Yin esterne. Ciò indica una grande forza interiore associata alla capacità di adattarsi alle circostanze ed alle situazioni ambientali. L’Acqua è detta l’Abissale. “L’Abissale è pericoloso” perché rappresenta l’aspetto oscuro, la notte, l’inverno e l’inconscio e quindi il luogo delle nostre paure. K’an nella famiglia rappresenta il figlio mediano.
TERRA
Al movimento Terra (il suolo) appartengono i trigrammi Terra e Monte.
Il trigramma della Terra, K’un o Kkunn, è composto di sole linee Yin quindi rappresenta in ogni suo aspetto la capacità di ricevere, di accogliere, di sostenere, di far crescere e di portare a compimento. Nella famiglia è la Madre. Fra i periodi dell’anno rappresenta la dolcezza della fine dell’estate, il momento della transizione all’autunno e della raccolta dei frutti. Per questo K’un è detto “il Ricettivo” e la sua caratteristica è di essere devoto.
MONTE
Il trigramma del Monte, Kèn o Kenn, è composto da una linea Yang superiore che sovrasta e blocca le due linee Yin inferiori. Kèn è detto “l’Arresto” ed è associato alla quiete. Significa fermarsi, riflettere e meditare. Rappresenta il momento di sospensione fra la fine di un ciclo e l’inizio del successivo. È il periodo di fine inverno in cui “la neve cade senza far rumore”. Nella famiglia è il figlio minore.
LEGNO
Al movimento Legno appartengono i trigrammi Tuono e Vento.
TUONO
Il trigramma del Tuono, Chèn o Cenn, è composto da una linea Yang inferiore sovrastata da due linee Yin che non possono bloccare il suo prorompente moto ascensionale. Chèn è detto “l’Eccitante” o “lo Scuotimento”, le sue caratteristiche sono l’energia ed il movimento associati all’esplosione vitale della natura all’inizio della primavera. Nella famiglia è il figlio primogenito.
VENTO
Il trigramma del Vento, Sun o Sunn, è composto da una linea Yin sovrastata da due linee Yang. Rappresenta quindi un rigoglioso sviluppo verso l’alto che poggia però su una base debole. Sun è detto “il Mite” o “il Gentile”. La sua caratteristica è la capacità di espansione e di penetrazione, tipica della crescita della vegetazione nella tarda primavera. Nella famiglia è la figlia minore.
METALLO
Al movimento metallo appartengono i trigrammi Cielo e Lago.
CIELO
Il trigramma del Cielo, Ch’ien o Kkienn, è composto da sole linee Yang. Ch’ien è detto “il Creativo”. È il principio spirituale da cui scaturiscono tutte le cose. La sua caratteristica è di essere forte, solido ed autorevole. È associato all’autunno ed alla maturità. Nella famiglia è il Padre e rappresenta chi ha un ruolo di guida nella società.
LAGO
Il trigramma del Lago, Tui, ha una linea Yin superiore sostenuta da due linee Yang. Esternamente è morbido e piacevole perché può contare su una grande solidità interiore. Per questo Tui è detto “il Sereno”, rappresenta la gioia e la letizia che caratterizzano l’inizio dell’autunno quando si festeggia il termine del raccolto. Nella famiglia è la figlia minore.
FUOCO
Il trigramma del Fuoco, Li, ha due linee Yang all’esterno e una linea Yin all’interno. Esternamente è luminoso e porta gioia, luce e chiarezza, ma per poterlo fare deve essere nutrito dal combustibile rappresentato dalla linea Yin. Per questo Li è detto “l’Aderente”. Li è il sole, il fulmine e il fuoco ed è associato fra le stagioni all’estate e fra i periodi del giorno al mezzogiorno. Nella famiglia è la figlia mediana.
Articolo a cura di Valter Vico e Jagrati Elena Olmo
FONTE: www.lacittadellaluce.org
Associazione Culturale e di Promozione Sociale
Centro Studi Sistemici su Individuo, Famiglia e Società
Centro Studi Discipline Bionaturali e Arti per il Benessere
Ecovillaggio e Comunità di Ricerca Etica, Interiore e Spirituale
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
collegamento pagina facebook evento i ching:
https://www.facebook.com/events/264370874217205/