India, a 12 anni progetta una barca per salvare gli oceani dalla plastica. “Aiutatemi a costruirla”
La storia del piccolo Haaziq, impressionato dall’inquinamento. Ha ideato la nave “Ervis” e ora cerca sponsor
NESSUNO può togliergli la speranza che un giorno, quel suo disegno fatto su carta, diventi realtà e salvi la vita di milioni di animali. Sogna in grande il piccolo Haaziq Kazi: a 12 anni questo bambino indiano ha progettato una nave, chiamata Ervis, che servirà a raccogliere la plastica che oggi intasa tutti gli oceani del mondo.
Per ora il suo è solo un progetto, un disegno, ma vale molto di più: è una fantasia che sta aiutando centinaia di altri bambini a comprendere il problema dell’inquinamento da plastica e, al contempo, sta sensibilizzando anche gli adulti chiamandoli a un impegno maggiore nel corretto riciclo dei rifiuti.
Quella pensata da Haaziq è una sorta di “super barca” capace, grazie a un sistema di dischi, pompe idrauliche e filtri, di risucchiare “tutta la plastica dagli oceani” dice lui. Un disegno stupefacente se si pensa che il piccolo studente di Pune, in India, ha iniziato a realizzarlo quando aveva appena 9 anni. E’ ricco di dettagli, dai filtri posizionati intorno allo scafo fino alle stanze per raccogliere e separare i rifiuti, che hanno impressionato anche i progettisti esperti, gli stessi che ora dispensano consigli sulla fattibilità della nave.
Ervis, racconta il giovanissimo studente, “dovrà essere lunga 40 metri, larga 12 e alta 25, con un peso di 600 tonnellate. Sarà dotata di un sistema per separare i rifiuti plastici dagli altri e il suo dispositivo potrà essere replicato anche in altre barche o piattaforme, per poter operare anche sui fiumi”.
Ad Haaziq l’idea è venuta tre anni fa quando era seduto davanti alla tv e osservando un documentario della National Geographic scoprì i danni causati dagli otto milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono in mare.
Da allora ha deciso di combattere per cambiare le cose: “I detriti di plastica uccidono milioni di animali, dai pesci agli uccelli. Dobbiamo intervenire, fare qualcosa” è il “mantra” che il piccolo indiano non si stanca mai di ripetere durante le interviste.
Il suo disegno e il suo impegno sono infatti diventati una fonte di ispirazione tale che il giovane Haaziq adesso viene spesso invitato a parlare a convegni, incontri, oppure negli studi televisivi dove il dodicenne spiega passo dopo passo come farà, dice lui, a ripulire gli oceani dalla plastica.
Ad ogni intervista o domanda Haaziq fornisce puntualmente risposte piene di dati scientifici ricordando come sia necessario “agire al più presto”. Ora il suo sogno è che qualcuno intenda realmente investire nel suo progetto per trasformare “Ervis in realtà. Ho visto immagini terrificanti e strazianti e video di animali che muoiono perché hanno ingerito la plastica. Non voglio che succeda più. Aiutatemi a costruire la mia barca”.
Di: GIACOMO TALIGNANI
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