“Gli Ufo sono tornati a volare su Cerveteri”
Nuova testimonianza di avvistamenti a poche centinaia di metri da un’abitazionedi Giovanni Zucconi
“Ciao Giovanni, come stai? Sono Emiliano Gaudiello. Ho delle nuove foto di UFO da mostrarti. Se mi vieni a trovare, te le faccio vedere.”
Come potevo rifiutare un’offerta del genere? Le foto di Emiliano sono sempre straordinarie. Non sono le solite foto di luci lontane e indefinite. Sono delle foto dove si capisce sempre il luogo dove sono state scattate, e sono evidenti le proporzioni dell’oggetto volante rispetto ad altre evidenze che compaiono sull’orizzonte. Può essere una casa, un albero o un traliccio dell’alta tensione. E sono foto in cui l’oggetto volante appare sempre ben definito nella sua forma e nella sua materialità. Per gli esperti di fotografia, aggiungo che sono sempre foto in formato RAW, quindi non possono essere state elaborate con Photoshop. Considerate che se vuoi fornire ai principali quotidiani del mondo una foto, questa deve essere in formato RAW, proprio perché così sono sicuri che non sia stata modificata. Arrivato a casa sua, dopo i saluti di rito, mi mostra due foto che mi lasciano, come al solito, senza fiato. Zoomando le due immagini sul suo PC, emergono, in tutta la loro evidenza due oggetti volanti ben definiti, anche se di forme diverse. Vedo un classico UFO a forma di Bacio Perugina, tanto per condividere un’immagine conosciuta. Come le vecchie navicelle Apollo, per fare un altro esempio. E un altro oggetto volante nel quale è possibile scorgere la forma di una specie di piramide.
Li hai sempre fotografati di fronte a casa tua?
“Si. Sempre qui davanti. E più o meno sempre alla stessa ora. Anzi, se vuoi, visto che hai portato la tua macchina fotografica, puoi provare a vedere se riesci a fotografare qualcosa anche tu. L’orario l’ottimale è più o meno questo. Sono le 15.30”.Ma davvero posso farlo anche io? Non è una questione per soli “predestinati”?
“(Ride). Ma no, dai. Usciamo in balcone e comincia a fotografare. Ti dico io dove devi puntare l’obiettivo”.
Saluto sua madre, che nel frattempo mi prepara un caffè, e mi accingo, scettico, a cimentarmi nell’esperienza di fotografare il mio primo UFO. Emiliano, gentilmente, mi regola la macchina fotografica per massimizzare le probabilità di fotografare qualcosa. Usciamo sul balcone, e comincio con le raffiche di foto verso il quadrante di cielo che lui mi ha indicato. Naturalmente nulla… Scoraggiato, provo ad arrendermi.
“Dai, riprova. Devi farlo con la mente più aperta. Te l’ho detto mille volte che lo possono fare tutti”.
Lo possono fare tutti, ma riesce solo a lui… Vabbè. Riprovo. E, magicamente, qualcosa appare. Un oggetto volante a forma discoidale proprio sopra un casolare davanti a casa sua. Zoomando non si vede un oggetto perfettamente definito come nelle foto di Emiliano, ma è sicuramente l’oggetto volante più simile ad un UFO che io abbia mai fotografato. Nelle foto pubblicate vi potete fare un’idea. Ed è un oggetto velocissimo. Facendo il calcolo di quanto ci mette a scomparire dalla mia sequenza di 5 foto al secondo, immaginando che si trovava più o meno alla stessa distanza del casolare (ma sicuramente lo era molto di più) l’oggetto aveva una velocità di almeno 514 Km/h. Quindi sicuramente non era un uccello.
“Lo vedi che potevi riuscirci anche tu? Non sappiamo cosa sia, ma è una bella foto.”
Ma come è possibile che ci possano essere tutti avvistamenti davanti a casa tua? Non può essere un caso
“Non lo so. Accadeva anche quando abitavo a Roma. Ti ho già raccontato che abbiamo avuto diversi avvistamenti dalle finestre di casa a Roma.”
Abbiamo?
“Si. Anche mia madre ha vissuto una sua esperienza di avvistamento UFO, proprio davanti a casa nostra a Roma.”
Ma allora non sei l’unico della famiglia ad avere osservato un UFO
“No. Anche mia madre. All’inizio lei non mi credeva. Quando gli raccontavo le mie esperienze, lei mi chiedeva sempre cosa avessi bevuto o fumato. Ma io li avevo visti veramente.”
Signora, ci racconta la sua esperienza?
“Era notte. Tanti anni fa. Io dormivo alla grande. Ad un certo punto Emiliano entra nella mia stanza e mi urla “mamma, mamma, svegliati. Ci sono gli UFI”. Io avevo capito “gufi”. Che mi importa a me dei gufi. Ho sonno. “No, mamma. Ci sono gli UFI. Vieni a vedere, così finalmente mi credi”. Mi sono alzata e ho visto tre luci color ambra, proprio di fronte alla finestra. Si muovevano velocemente e a scatti. In tutte le direzioni. Erano lontani non più di 150 metri dalla nostra casa. Ci puntavano. Ad un certo punto uno si è avvicinato alla finestra e mio figlio è scappato spaventato.”
Quanto è durata questa esperienza?
“Almeno 5 minuti. Secondo mio figlio erano oggetti piccoli. Non più di due metri di diametro. Poi sono spariti.”
Ha avuto paura?
“No. Ma devo dire che ero ancora intorpidita dal sonno.”
Adesso ci crede all’esistenza degli UFO?
“Si. Adesso non prendo più in giro mio figlio. Prima pensavo che fantasticasse. Sa, lui voleva fare l’astronomo. Lui mi aveva parlato di aver visto un’astronave lunga 400 metri proprio sopra il nostro palazzo. Capisce? Che cosa dovevo pensare? Gli dicevo: se l’hai vista tu, così grande, l’avrebbero dovuta vedere tutti nel quartiere. Ma adesso li ho visti anche io, e credo nell’esistenza degli extraterrestri.”
Finisce qui anche questa nuova puntata sugli avvistamenti a Cerveteri. Cosa abbiamo di nuovo stavolta? Che c’è un ragazzo a Cerveteri che non solo ti può raccontare le sue esperienze di osservazioni di UFO. Non solo ti può mostrare foto impressionanti per la loro definizione e per la loro sostanziale incontestabilità. Ma ti può anche fare vivere, di persona, l’ebrezza di fotografare un UFO con la tua macchina. E che esiste un balcone a Cerveteri, che non è proprio quello di Verona, ma che se sei un appassionato di UFO, ti converrebbe sicuramente visitare almeno una volta nella vita. Di pomeriggio… Lo so che la madre di Emiliano mi ucciderà dopo questa affermazione, ma conto sulla sua benevolenza.
Di: Giovanni Zucconi
Fonte:
Emiliano Gaudiello, By C.I.R. Centro Italiano Ricerche